I testi scritti dai bambini in merito all'incontro con l'autrice Cristina Marzorati.
Il giorno 9 aprile 2014 la classe 5 A della Scuola Primaria di Valdisotto ha incontrato Cristina Marzorati per un’intervista molto cordiale.
Di seguito i testi scritti dai bambini.
Sabrina, Marina e Ivan
Cristina Marzorati è nata nel 1967 a Cantù (Co) e dal 1994 vive in Valtellina, a Oga. È venuta da noi perché abbiamo letto in classe il suo libro “Un bacio come il mare” e, osservando le descrizioni di personaggi e paesaggi, abbiamo realizzato dei disegni.
Entrata in classe, abbiamo subito notato che era una persona solare. Abbastanza alta, con i capelli castani, corti e ricci, aveva gli occhi incorniciati dagli occhiali e un grande sorriso che le illuminava il volto. Subito ha preso un regalo per tutti noi: il libro da lei scritto, “Un bacio come il mare”, con una dedica per ognuno.
Poi ci ha raccontato della sua passione per la scrittura: per lei è emozionante scrivere ed è stata una grande soddisfazione.
Cristina Marzorati scrive da quattro anni; fin da piccola amava leggere. Nel 2010 ha scritto il suo primo libro “Sciare nelle nuvole”, nel quale racconta le sue esperienze, le sue emozioni e il dispiacere per non essere madre. Poi ne ha scritto un altro, “Un bacio come il mare”, che ha dedicato ai suoi nipotini Alessandro e Paolo, perché tutti possano leggerlo, ma soprattutto i bambini.
Per scrivere il libro ha impiegato circa un anno: alcuni giorni scriveva addirittura un capitolo, mentre altri non aveva idee e ispirazione. Per scrivere i libri, ha tratto spunto da esperienze autobiografiche, e ha usato la fantasia. Alcuni personaggi e paesaggi sono stati immaginati, altri, invece, copiati da quelli reali, utilizzando molti aggettivi per descriverli accuratamente.
Cristina attualmente collabora per la biblioteca (di Bormio).
Sono state due ore molto interessanti! Grazie, Cristina, che sei venuta a dedicarci del tuo tempo, per spiegarci come hai scritto il tuo libro!
Davide e Daniele
Era la mattina del 9 aprile 2014 ed eravamo tutti agitati per l'arrivo di Cristina Marzorati.
Cristina Marzorati è la zia di Alessandro, una scrittrice nata nel 1967 a Cantù, che dal 1994 vive in Valtellina.
A Cristina Marzorati piaceva leggere fin da bambina e con la passione per le parole ha scritto la favola di Esmeralda, un omaggio affettuoso a tutti i bambini che la chiamano “zia”.
Quando è entrata in classe, lei ci ha rivolto un saluto amichevole, che noi abbiamo ricambiato accogliendola con un sorriso.
Dopo aver regalato a tutti il suo libro (già letto in classe insieme alla maestra) con l'autografo e la dedica, ha risposto ad alcune domande che abbiamo cominciato a farle.
La prima domanda che le abbiamo fatto è stata: “È emozionante scrivere?”, e lei ci ha risposto di sì. Ci ha raccontato che quando aveva finito il suo libro si era sentita soddisfatta.
Invece la seconda domanda che le abbiamo fatto è stata: “Da cosa ha tratto ispirazione?”; lei ci ha risposto che per il titolo ha preso spunto da una cartolina scritta da Alessandro, e per i personaggi ha preso spunto da persone vere.
“In che misura il racconto è frutto di fantasia, e quanto c'è di realistico?”; lei ci ha risposto che la maggior parte è frutto di fantasia, ma una piccola parte è anche realistica. Per rendere efficaci le descrizioni dei personaggi, usa molti aggettivi.
Raffaele, Camilla e Michele
Alessandro ha portato a scuola il libro “Un bacio come il mare”, scritto da sua zia, Cristina Marzorati. Così la maestra ce lo ha letto e poi ha deciso di invitarla, per farle un'intervista sul suo racconto.
Per questo motivo, mercoledì 9 aprile 2014 è venuta a scuola.
Appena è entrata in classe, ci ha salutato amichevolmente e noi abbiamo ricambiato il saluto.
Ce la immaginavamo più giovane; il suo aspetto era dolce e rassicurante. Aveva il viso sorridente, i capelli castani, ricci e gli occhi scuri.
Mentre era con noi ci ha parlato del suo secondo libro, che narra le vicende della Principessa Esmeralda, della sua famiglia, di come vive e della sua vita.
Esmeralda aveva un'insegnante privata perché a Rocca di Pace non c'erano altri bambini.
Viveva nel castello di Rocca di Pace, da cui fu costretta ad emigrare in città, dove rimase per degli anni; quando fu adulta, tornò a Rocca di Pace, che era stata acquistata da due persone anziane. Esmeralda ritornò a visitare le stanze del castello, fino a quando arrivò nella sua. Ritrovò tutto come aveva lasciato: i giocattoli, gli armadi... e provò ad aprire il vecchio cassetto, che, quando era bambina, non riusciva ad aprire. Così vide un biglietto rosa con scritto: “Per Esmeralda”. Quando lesse cosa c'era scritto, ricordò suo padre e ritrovò il suo affetto.
Alla Marzorati abbiamo fatto delle domande.
Dalle sue risposte, abbiamo capito parecchie cose, infatti ci ha suggerito i suoi trucchi e ci ha spiegato come scrivere un libro, trovare l'ispirazione..., e ci ha detto che è emozionante scrivere.
È stato molto bello.
Nel suo libro ci sono alcuni personaggi realistici, altri invece sono fantasiosi.
Ci ha anche detto che aveva scritto un altro libro, intitolato “Sciare nelle nuvole”; ci ha spiegato perché lo ha chiamato così: un giorno era andata a sciare, c'erano dei nuvoloni e questi le hanno dato l'ispirazione per fare il suo primo libro.
Ci ha pure detto che leggeva fin da piccola e crede che sarebbe bello continuare a scrivere libri.
Da questa intervista, abbiamo capito che fare gli scrittori o le scrittrici non è un lavoro molto facile, servono idee e, ovviamente, si deve avere l'ispirazione. Sebbene sia un lavoro difficile, può essere anche divertente.
Amedeo, Alberto e Marco
La scrittrice Cristina Marzorati è venuta da noi, con molta gentilezza, a presentarci il suo libro, che si intitola “Un bacio come il mare”.
È una signora non troppo alta, con i capelli ricci di colore scuro, il carattere tranquillo e l'espressione felice.
Il libro di cui ci ha parlato l'abbiamo letto con la nostra classe; è molto bello e fantasioso.
Le abbiamo posto delle domande, a cui ci ha risposto in modo cordiale.
Il suo libro parla di una bambina molto fantasiosa, che viveva in un fantastico castello. Quando un giorno si abbatté una terribile tempesta, dovette abbandonarlo in fretta. Un giorno le capitò di ritornare al castello, dove ritrovò, grazie ad una lettera scritta dal padre, un affetto perduto.
Cristina Marzorati ci ha dato molti consigli. Il più importante per descrivere è usare molti aggettivi; un altro consiglio per fare i testi è rileggere molte volte...
Occorre mantenere lo stesso tempo verbale nella narrazione. È importante leggere molti libri per avere idee e imparare ad osservare i particolari.
Scrivere un libro non è facile, comporta molto lavoro e impegno.
Le abbiamo chiesto se le sarebbe piaciuto fare un film sul suo libro, e lei ha risposto di sì.
Le abbiamo chiesto anche quanto ha impiegato a scrivere il libro e ci ha detto che ci ha messo
un anno.
Scrivere un libro non è facile, ma ne vale la pena.
Eleonora, Manuela P., Alessandro
Nella meravigliosa tenuta di Rocca di Pace, vive la Principessa Esmeralda, unica bambina in un mondo di adulti. A causa di vicende contrarie, deve trasferirsi in città e conoscere realtà nuove.
Tornando a Rocca di Pace per interpretare un ruolo in uno spettacolo teatrale, scopre che i nuovi proprietari del castello sono due anziani, chiamati da Esmeralda “nonni”. Si reca subito nella sua vecchia cameretta, rimasta così come l'aveva lasciata, e, aprendo un cassetto, scopre una lettera che le permette di ritrovare l'affetto che suo padre provava per lei.
In questo suo lungo viaggio, Esmeralda si è sempre fatta trasportare dalla fantasia, superando ogni sua difficoltà.
Questo è quello che Cristina Marzorati ci racconta nel nostro primo incontro con lei, avvenuto attraverso la lettura del suo libro, che ci ha fatto crescere la curiosità di incontrarla.
Ed eccola, il giorno 9 aprile, sulla soglia della porta.
Cristina è una donna di media corporatura, dal viso dolce e solare, occhi tondi e grandi di un color marrone castano, incorniciati da occhiali di forma squadrata. Con un sorriso affettuoso e una voce soave, subito ci saluta calorosamente.
Noi le abbiamo posto delle domande, rispondendo alle quali lei ci svela alcune informazioni che nel libro non sono riportate.
All'inizio, per Cristina leggere e scrivere era solo una passione, ma, col passare degli anni, i suoi scritti sono diventati un libro: “Sciare nelle nuvole”, contenente il sogno di crescere un figlio che non potrà mai realizzare.
È per questo che adesso scrive per i bambini.
Il titolo del libro che abbiamo letto in classe, “Un bacio come il mare”, è stato ispirato dal saluto che Alessandro (suo nipote) ha scritto su una cartolina inviata dal mare.
Cristina per descrivere alcuni personaggi ha preso spunto da persone reali, altri li ha inventati completamente. Abbiamo capito anche che per descrivere personaggi e luoghi è importante usare molti aggettivi.
Averlo potuto pubblicare è stata una soddisfazione immensa, un'emozione che solo una scrittrice può provare!
Ilaria, Manuela C. e Lara
«Ehi! Sbrighiamoci a scrivere “Un bacio come il mare” alla lavagna, Cristina Marzorati sta per arrivare!»
“Toc toc”. Sul varco della porta appare una donna di media statura, dai capelli color castano, un viso paffutello, gli occhi scuri contornati da occhiali per la vista e un sorriso smagliante stampato sul volto. È Cristina Marzorati!
Seduta sulla sedia vicino alla cattedra, si presenta a noi come una zia, simpatica e gentile.
Ci racconta...
«...Già da piccola mi piaceva leggere e scrivere. Diventata grande, come hobby, scrivevo alcune pagine, che poi sono diventate un libro dal titolo “Sciare nelle nuvole” (per adulti).
In seguito ho narrato la favola di Esmeralda, intitolata “Un bacio come il mare”, che avete letto con la maestra.»
Ecco la sintesi della storia.
Piove. Il cane Otto girovaga in cerca di un riparo; a un certo punto sente una voce che lo chiama:
- Ehi! Avvicinati, io so come aiutarti - , così incontra la gatta Nera.
Insieme vanno nel giardino di un palazzo, dove Nera inizia a raccontare la storia di Esmeralda:
- Ella abitava in un bellissimo castello a picco sul mare insieme ai genitori, alla cuoca Dolcemela e alla signorina Ingrid (la sua maestra e tata). A volte il cugino Nico e la nonna Diamante passavano a trovarli. Una pioggia torrenziale, che durò molto tempo, causò un'alluvione. Esmeralda fu costretta a trasferirsi in città. Per frequentare la scuola pubblica dovette superare l'esame di ammissione. Durante una gita, Esmeralda tornò al castello, dove trovò un biglietto con scritto: “Un bacio come il mare, da papà”...
Cristina ci rivela da cosa ha tratto ispirazione per descrivere alcuni personaggi: per nonna Diamante ha preso spunto da sua nonna, che assomigliava alla regina Elisabetta.
Dolcemela, invece, è frutto della sua immaginazione; il nome deriva da “dolce”, siccome cucinava cose dolci, e “mela”, perché, visto che assaggiava sempre le pietanze cucinate, aveva una forma un po' tondeggiante.
Quindi una parte della storia è inventata, mentre per altre ha preso spunto dalla realtà.
«Il mio lavoro non ha a che fare con la fantasia, ma quando sono a casa esce fuori l'Esmeralda che c'è in me.» ci dice Cristina.
Quando ha portato a termine i suoi libri, ha provato una soddisfazione immensa.
Noi abbiamo cercato di carpirle i trucchi per scrivere: avere bene in mente cosa raccontare,
prendere spunto dalla realtà, arricchire il testo con aggettivi e parole divertenti.
A ricordo di questo incontro, ci rimane il suo libro con la dedica.
Un bacio come il mare

La favola della Principessa Esmeralda
La fantasia è la protagonista. Compagna di giochi ed energia per il cammino della vita. La fantasia è nelle persone sensibili, nei bambini come negli adulti. La fantasia conserva la percezione della realtà. Non si confonde con essa. Nella meravigliosa tenuta di Rocca di Pace, a picco sul mare, vive la Principessa Esmeralda, unica bambina in un mondo di adulti...
continua a leggereSciare nelle nuvole

Ogni bambino è un figlio. Ogni anziano è un nonno. Ogni donna è madre. Ogni uomo è padre.
Fondamentale è stata la scoperta di una malattia che avrebbe potuto essere diagnosticata molto prima e, forse, in tempo utile per porvi rimedio. La trama si articola in una sequenza di brani in cui sono incastonati i concetti di “essere” ed “apparire”...
continua a leggere