L’amicizia non teme la lontananza
Ora è inverno. Il campo è ricoperto da una coltre bianca e
soffice con cui i bambini giocano e formano un pupazzo di neve,
Alfred.
Ora è estate. Il campo è ricco di frutti maturi e il raccolto è
protetto da uno spaventapasseri, Jack.
Alfred e Jack sono amici. Sono amici lontani. La lontananza non è
geografica, entrambi esistono nel medesimo campo, nel medesimo
posto. La lontananza è nel tempo. Alfred esiste in inverno, Jack
esiste in estate.
La loro amicizia vive grazie ad un cappello. Il cappello che
copre il capo di Alfred è il medesimo che indossa Jack.
Durante l’inverno il cappello raccoglie i pensieri di Alfred, li
custodisce come preziosi per tutta la primavera e poi li
trasmette a Jack. Così Jack conosce i pensieri e i sentimenti di
Alfred. Li medita, riflette ed elabora i propri pensieri e i
propri sentimenti che poi il cappello farà conoscere ad Alfred
nell’inverno successivo.
L’amicizia, la solitudine, la lontananza e l’attesa sono le
esperienze vissute nelle pagine di questa bella favola per
adulti, scritta da Lucia Valcepina con linguaggio semplice e
ricco di fantasia, originale e capace di creare suggestioni
emotive coinvolgenti.
Anche ora, nella nostra epoca di internet e di connessione in
tempo reale, si prova il sentimento dell’attesa: per una lettera
in risposta alla propria, per un abbraccio caldo e rassicurante,
per uno sguardo intenso.
La suggestione che più mi ha colpito è la frase indelebile incisa
nella grotta: IL MIO PRESENTE SARAI TU.
Mi ha incuriosito la contrapposizione tra il termine PRESENTE e
il tempo al verbo futuro SARAI.
La mia lettura di questa frase è che alcune persone care che
hanno già lasciato questo mondo continuano a vivere il presente
dentro di noi, partecipando delle nostre emozioni ed
accompagnandoci nella vita.
I disegni di Lux Bradanini sono figure delicate, delineate con un
leggero tratto bianco su fondo nero.
L’assenza dei colori, per contrasto, amplifica le suggestioni
create dal racconto e conserva l’atmosfera della lettura intima,
che induce alla riflessione sui percorsi della propria vita e
verso la ricerca delle risposte alle proprie domande
esistenziali.
Consiglio una lettura lenta, che permetta di ascoltare i suoni delle parole e di osservare le immagini dei disegni.
Cristina
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